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Le origini del progetto Sabbia:
Il progetto “Sabbia”ha inizio da un opera, un connubio di concetti morali e sensibilità artistiche, pensata da Alfonso Canfora nei primi anni del 2000 attraverso la realizzazione artigianale di un volto androgino, utilizzando sabbia di cava in differenti granulometrie unita a fibre di vetro e resine, un volto dalle sembianze umane di seguito registrato presso l’UIBM, ispirato dalle maschere tradizionali e il culto religioso legato alla manifestazione Oristanese la Sartiglia.
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Che cosa è il progetto Sabbia:
Il progetto “Sabbia” prevede la realizzazione di una serie di opere d'arte installative dalle sembianze riconducibili al volto dei Giganti di Mont’è Prama (Cabras) composte dai seguenti elementi chiave:
maschera – sabbia, quarzo e acqua.
[Vedi Maschere realizzate con la sabbia cavata simile per colori e caratteristiche a quella di Torregrande / Sa mesa Longa o Is Arenas, Isarutas/Maimoni/S’Anea Scoada, ecc. vedi fig. 1 ]
Maschere posizionate e alloggiate all' interno di una teca di forma piramidale, squadrata in vetro o direttamente libere a vista poggiate o appese su una base consona.
[Vedi modello installazione libera fig. 1, [Vedi modello installazione piramidale fig. 2, [Vedi modello installazione quadra fig.3 ]
L' installazione da scegliere viene presentata in n° 2 differenti modi rappresenta la sintesi tra gli elementi sopra citati, sia sul piano materiale che su quello simbolico.
Il quarzo, inglobato nelle maschere è connesso con l'elemento acqua, richiamando così il simbolo di “MAIMÒNE”.
L' ispirazione proviene infatti dall' etimologia del toponimo “MAIMÒNE”, il quale è una divinità Sarda legata ai riti propiziatori e l’avvento delle acque attraverso la pioggia, fenomeni saldamente basati sul rinnovo primaverile della Natura.
Reperimento dei materiali da costruzione:
Entrambe le opere sono state realizzate secondo una particolare tecnica che riguarda sia la forma della maschera che la sistemazione delle tessiture di fibra di vetro e carbonio, anch’esse mischiate in amalgama alle resine insieme ai granuli di sabbia o quarzo lavorati minuziosamente e posti sequenzialmente in stratificazioni attraverso una lavorazione artigianale con finitura innovativa rispetto ai metodi tradizionali.
I differenti materiali reperiti per la realizzazione di queste differenti opere dal volto umano risultano molto simili a quelli presenti nelle spiagge sabbiose e di quarzo Sarde, sono stati ottenuti attraverso un processo di setacciamento, cavamento e estrazione con conseguente lavorazione attraverso l’utilizzo di macchinari speciali dalla ditta ’’Amtra’’, questi materiali si trovano liberamente in commercio costipati all’interno di sacchetti in plastica sigillata da 5 Kg.
I materiali sopra citati sono stati acquistati presso il negozio LE QUATTRO ZAMPE di MAGARI TERESINA, via Solferino n°19 Oristano.
[Vedi sacchi e differenti tipologie di sabbia fig. 4 ]
Finalità della presentazione delle opere :
Tutte le opere assimilabili al volto dei Giganti di Mont’è Prama sono atte a sensibilizzare il fenomeno di salvaguardia delle spiagge Sarde, prevenire tutti i tipi di furti di sabbia dagli arenili, i volti sono stati creati per collegare i fatti accaduti in Sardegna negli ultimi decenni esclusivamente attribuiti alla mano umana, autorizzata e non, le differenti tipologie di opere proposte sintetizzano i collegamenti di cui sopra intorno al tema Maimòne, presentandosi così come raccordo tra informazione, educazione civica e didattica, responsabilizzazione e coinvolgimento, divulgazione, valorizzazione, sensibilizzazione e di conseguenza potenziamento e tutela del patrimonio culturale (preistorico e storico) e ambientale locale.
Azioni di promozione e divulgazione:
Ai fini della fruibilità del messaggio al pubblico
- le opere possono liberamente essere o‘’acquisite’’ ed esposte, o valorizzate in un contesto museale o rese itineranti per scopi didattici in giro per la Sardegna e il mondo in quanto il tema“Maimòne”abbraccia i diversi aspetti legati alla storia - preistoria collegandoli all' età contemporanea di differenti culture e civiltà;
- le opere possono liberamente essere inserite nelle campagne di informazione, promozione e sensibilizzazione effettuate periodicamente sia dalle Aree Marine Protette Italiane che da tutti gli enti comprese le scuole che se né interesseranno ai fini della conservazione e valorizzazione del patrimonio naturale, geomorfologico costiero, storico, antropologico e archeologico della Sardegna.
- le opere possono liberamente essere inserite nelle campagne di informazione e promozione del territorio, ubicate differenti per ogni litorale con appositi espositori con protezione in cristallo infrangibile bloccate al terreno, oppure ubicate appositamente nei fondali marini dei litorali Sardi, tali da indurre il turismo al fenomeno dell’escursionismo subacqueo
Raffigurazioni
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- GIGANTI di Mont’è Prama -
fig. 1
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fig. 2
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fig. 3
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fig. 4
Iniziative parallele
Una azione di sensibilizzazione e chiarezza sulla vicenda dei furti di sabbia nei litorali Sardi similare alla proposta sopra descritta si è svolta 06/10/ 2018 con un opera realizzata dal vivo nella spiaggia di Is Arutas di fronte ai numerosi turisti fig. 1a, divulgatasi rapidamente attraverso alcuni scatti da cartolina in sequenza che rappresentano un volto umano sagomato a mano dalle dimensioni pressoché metriche realizzato in 4 ore di tempo, in seguito la storia di questo volto umano androgino a cielo aperto appena terminato ha voluto che il caso facesse agitare il mare all’improvviso e con assoluta forza la risacca ha scavalcato l’arenile riprendendosi i suoi granelli di quarzo modellati ad arte qualche ora prima da Alfonso Canfora.
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fig. 1a
Questa immagine significativa è stata creata per far capire con chiarezza che a compiere il gesto del furto è ’’la mano umana’’, ma c’è anche da
affermare che i pochi messaggi dati dalle istituzioni fino ad oggi non sono stati chiari e abbastanza, tanto meno associati ad immagini eloquenti, suggestive e significative tali da esortare chiunque (Sardi compresi) a non compiere atti che metterebbero chiunque a che fare con la legge e i media.
C’è anche da aggiungere che i messaggi chiari andrebbero messi nei punti strategici di arrivo e locomozione del turismo, intensificati in tutto il territorio Sardo soprattutto all’imbocco di accesso e uscita di ogni litorale in differenti lingue, per non creare equivoci e umiliazioni a turisti che da ignavi, perche nel loro territorio probabilmente non ci sono queste regole punibili da sanzioni o pene legali.
Cartellonistica
L’idea cartellone pubblicitario di Alfonso Canfora che associa una immagine significativa ad un messaggio diretto nasce tra il 2020/21 in concomitanza del periodo estivo in Sardegna, l’iniziativa viene promossa limitatamente alla sola provincia di Oristano, viene supportata moralmente sia dal movimento MESSAGE che dalla cooperativa NEL SINIS di Antonio Ricciu.
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Cabras via Tharros, dim. 2 x 1,5 metri
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Arborea piazza Maria Ausiliatrice, dim. 2 x 1,5 metri
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Sanveromilis via Umberto I°, dim. 2 x 1,5 metri
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Oristano ovest viale Repubblica, dim. 6 x 3 metri
Oristano sud via Cagliari, dim. 2 x 1,5 metri
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Oristano centro via Cagliari, dim. 2 x 1,5 metri
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Oristano centro piazza Cova, dim. 2 x 1,5 metri
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Una cartolina per il turismo
L’idea cartolina in ricordo della località marina del Sinis nasce nell’estate del 2021, nella quale, Alfonso Canfora pensa e associa una immagine creata per la promozione territoriale con alto impatto significativo ad un messaggio chiaro di responsabilizzazione, la pubblicazione viene realizzata in serie limitata a 200 esemplari.
La cartolina comprende anteriormente una delle sequenze differenti di scatti rappresentanti il volto umano androgino sagomato nel litorale costiero del Sinis nel 2018 nella spiaggia di Is Aruttas.
Posteriormente viene indicata la Sardegna e la località con la frase scritta in Italiano ed Inglese chiara e inconfondibile per chiunque che fa ben intendere ad un qualsiasi cittadino del globo che la sabbia si può toccare e manipolare, ma bisogna lasciarla nel posto in cui la si è trovata (il mare ti ha portato e solo il mare ti riprende), a seguire la norma regionale che indica la pena in cui si incorre commettendo quel reato penale di furto.
Cartolina fronte
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Cartolina retro
Il progetto fa parte integrante del museo delle maschere Sarde
presentate nello spazio web:
www.sardinianmask.com
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